Il Peso che Avevo


Sto facendo tutto troppo in fretta,
tutto ciò che mi suggerisce la mia testa,
sono solo contro il mondo,
faccio e subisco sempre tutto;
ogni cosa e ogni azione sulla mia pella passa,
lasciando segni e cicatrici,
che difficilmente riuscirò a rimarginare;
comunque tutto passa,
comunque tutto resta,
e la mia esistenza è come un gran : Perchè?
Povero illuso,
cerco di scrivere ciò che ho dentro,
ma nemmeno io so!
Ho paura che tutto passi,
in fretta o troppo lentamente,
da non farsi nemmeno vedere
o troppo sentire, facendomi soffrire.
Vorrei che tutto finisse,
ma ho paura del "viaggio del non ritorno"
dove porterà?
Tutto, o forse per niente;
non ho più valori, non ho più ideali,
gli affetti sembrano come svaniti,
mi guardo intorno ed è come
se fossi in una stanza vuota,
solo come un barbone
che chiede aiuto per sopravvivere,
e che nessuno ascolta.
Il Nero, il Vuoto, il Nulla
ormai dentro me, come se
mi fossi svuotato di tutto
Il Peso che Avevo.

26/01/1996